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Anfiteatro di Sutri - 29 luglio 2015 con Maria Rosaria OMAGGIO, Maurizio DONADONI e Hal YAMANOUCHI |
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<<Tra le tante opere, teatrali, cinematografiche, liriche, ispirate alla Medea di Euripide, ecco una lettura del mito totalmente inedita, ma che pur rispettandolo ne offre una lettura possibile e tanto attuale quanto inquietante. In questo testo si svela che Medea non è autrice disperata di matricidio, ma vittima di femminicidio e strage familiare ad opera di un Giasone codardo che perde la testa pur di riconquistare la libertà e la posizione sociale agiata, liberandosi brutalmente della famiglia per sposare Creusa figlia del re Creonte. Argo è la nave testimone di questa passione sventurata, è il servo di scena che giudica i due sventurati amanti. Il riferimento al diverso, allo straniero in terra straniera, aggiunge un altro elemento di attualità, segnata anche dalle musiche della Georgia, nome attuale dell'antica Colchide, terra natale di una Medea senza tempo.>> Maria Rosaria Omaggio - Maurizio Donadoni |
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