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								« "L'Indiano" è la storia di due civiltà molto 
								speciali: una scomparsa, quella degli indiani 
								pellerossa e l'altra quella sarda, in 
								
								via d'estinzione. 
								Moltissimi i punti di contatto: economia di 
								sussistenza, amore per la natura, rispetto dei 
								bambini e dei vecchi. Accontentarsi del poco che 
								a noi sembra sempre insufficiente e arricchendo 
								doti morali e realtà interiore, molto più di 
								quanto noi non si sia riusciti a fare. Una 
								realtà anarchica, certo, vissuta in piena 
								libertà: un rispetto che noi siamo riusciti a 
								distruggere nei confronti degli altri e anche di 
								noi stessi. » 
								(Fabrizio De André in un'intervista.) 
								Fabrizio De André 
								è il decimo album 
								in studio dell'omonimo cantautore genovese, 
								meglio conosciuto come 
								L'indiano 
								a 
								causa della copertina dove compare l'immagine di 
								un nativo americano a cavallo. 
								L'album è stato inciso nel 
								1981 ed è stato scritto in collaborazione con 
								Massimo Bubola, con cui De André aveva già 
								collaborato per l'album precedente, 
								Rimini; come in Rimini, 
								l'accordo tra i due cantautori prevedeva che le 
								canzoni presenti nell'album avessero la firma di 
								entrambi, pur essendo in realtà il contributo 
								alla scrittura non sempre identico per i due 
								autori[1] (fa eccezione Ave Maria, 
								che è un canto tradizionale sardo già noto 
								nell'incisione di Maria 
								
								Carta). 
								La copertina dell'album è 
								un'opera dell'artista statunitense Frederic 
								Remington (1861 - 1909), The Outlier, 
								del 1909. 
								L'album è stato 
								pubblicato, nello stesso anno, in Germania Ovest 
								dalla Metronome. 
								Tra i coristi presenti nel 
								disco è da segnalare la nota cantante di rock'n'roll 
								e beat degli anni '50 e '60 Brunetta, presente 
								con il suo vero nome, Mara Pacini. 
								
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