La torre di Babele
Un giorno gli
uomini, accecati
dalla loro
presunzione,
cercarono di
costruire una
torre così alta
da raggiungere
il cielo e
sfidare Dio, ma
Dio li punì
confondendo le
loro lingue, e
non
comprendendosi
più l'un
l'altro,
finirono per
farsi la guerra.
La torre appena
cominciata,
interrotta e
diroccata,
divenne il
simbolo
dell'insoddisfazione
ed impotenza
dell'umanità
intera.
Nella
trasposizione
grafica della
"Torre di
Babele" ho
appunto cercato
di rappresentare
il racconto
biblico con
un'impalcatura
di uomini in
armi (da quello
Neanderthaliano
con la
rudimentale
clava, via via
fino a quello
moderno con armi
sofisticate),
tutti rivolti
verso
l'obiettivo di
un immaginario
flash, in posa
come in una foto
ricordo, la foto
dell'umanità che
fa la guerra.
Inizialmente
avevo
differenziato i
vari livelli
della torre con
relativi ordini
architettonici,
ma toglievano
comprensibilità
all'impianto
grafico. Anche
cavalli ed
animali sono
stati eliminati
dal disegno
finale perché
volevo che
l'impalcatura
della torre
fosse composta
solo da uomini
in guerra.