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La
rassegna internazionale d'arte contemporanea Stelle
Cadenti compie dieci anni: nata esplicitamente fuori dai clangori
spettacolari del cosiddetto "sistema dell'arte" Stelle
Cadenti si è proposta letteralmente in "underground",
usando come spazi espositivi le antiche grotte etrusche presenti nella
struttura del borgo di Bassano
in Teverina, in provincia di Viterbo, a pochi minuti dal nodo autostradale
e ferroviario di Orte. Il nome le
deriva dalla data di inizio, il 10 agosto, così la rassegna si dispiega
dalla notte delle Stelle Cadenti alla notte del
passaggio del Sole dal segno del Leone a quello della Vergine. Sostenendo
il valore sociale del fare arte, il direttore artistico Mario Palmieri e
le persone che con lui collaborano
hanno realizzato una avventura a più voci, in cui la realtà del nostro
tempo ha segnato l'opera degli
artisti, e delle artiste, la musica e le serate di poesia, appuntamenti
ormai fissi durante la rassegna. La rassegna
ha anche prodotto una associazione culturale con lo stesso nome, Stelle
Cadenti, che aderisce alla Tavola
della Pace, e realizza iniziative durante tutto l'arco dell'anno.
Quest'
anno Stelle Cadenti raccoglie
nella manifestazione, nelle sere e nelle notti dal 10 al 22 di agosto, le storie
e l'esperienza di dieci anni di lavoro, e si coagula in un sottofondo, più
che un tema, che è la ricerca di pace,
di percorsi di comunicazione e scambio tra i popoli, mentre si innalzano
le barriere e si costruiscono i muri.
Quindi spazio alla presenza di artiste Palestinesi, ma anche ad artiste ed
artisti di ogni paese, che insieme comunicano
e creano scambi. Le date degli eventi nelle sere della rassegna sono: *
10 agosto - inaugurazione * 15 agosto - Artisti per la pace con il Movimento palestinese per la democrazia e la cultura e la rete ebrei contro l'occupazione (buffet mediorientale, presentazione del libro delle edizioni Stelle Cadenti sulla Casa del bambino di Jenin, e incontro con l'artista palestinese Rula Halawani.) *
22 Agosto - serata di poesia e musica *
10/22 agosto - omaggio all'artista palestinese Naji al Ali http:
www.stellecadenti.org e mail stellecadenti@stellecadenti.org
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SCHEDA
DEL LIBRO che verrà presentato il 15 agosto alle ore 21.00 A Jenin, sognano ancora un teatro? Testimoniannza di Juliano Mer e Paola Ghiglione sulla storia e la distruzione del
teatro della casa del bambino di Jenin, disegni di Naji al Ali, edizioni
Stelle Cadenti. Un sogno infranto: la casa del bambino di Jenin, creata da Arna Mer nell'89 è stata distrutta nei bombardamenti del campo di Jenin, da tempo era chiusa. Suo figlio Juliano, quando può va avanti e indietro tra Haifa e Jenin per incontrare i suoi ragazzi. Di quelli che insieme a lui crearono il gruppo teatrale della casa del Bambino, Ashraf è morto combattendo, Zakaria è ricercato come attivista di Hamas, Youssef ha fatto una azione suicida, Yehia e Daud sono prigionieri in un campo di detenzione israeliano, Haifa e Khaireyeh hanno lasciato Jenin dopo la prima Intifada e studiano all'estero, Majdy e Daud sono ancora vivi. Sognano ancora un teatro? Degli otto attori che sette anni fa si inchinavano sul palco al termine della commedia per bambini La piccola lampada, cinque probabilmente sono morti. Non sono stati assassinati. Nessuno di loro era ingenuo (non esiste quasi l'ingenuità nei campi profughi), quasi tutti erano armati. Ma almeno per un certo periodo di tempo, hanno sognato di vestire altri abiti, di esibirsi sul palco, di costruire un teatro "in mezzo alle fogne e ai rifiuti", come usavano descrivere il campo. Ora l'edificio del teatro è stato distrutto, gli attori sono scomparsi, lo spettacolo è finito. Juliano ricorda come era facile coinvolgere i bambini, che non avevano nulla con cui giocare, chiunque, dice, gli recitasse una pantomima aveva buon gioco. Sua madre gli affidò i bambini, e lui rimase con loro a creare il gruppo teatrale. Cresciuti, chiusa la casa del bambino, essi hanno seguito la sorte della loro gente. Ma ancora c'è chi spera di rimettere in piedi la casa, di riprendere il gruppo teatrale, e la volontà ed il sostegno internazionale sono indispensabili a questo progetto, che sicuramente da solo non cambierà la condizione dei bambini e delle loro famiglie, ma "Mer pensa che esista anche una coerenza con i propri obiettivi e la propria determinazione che il teatro forse può rafforzare. Quindi progetta la ricostituzione della compagnia." La visita di Paola
Ghiglione al campo e la sua promessa di aiuto concreto per la riapertura
della casa del bambino risvegliano
attese e speranze anche in questa disperata situazione, e si avverte la
necessità del sostegno e dell'aiuto
internazionale a questo progetto. Stelle Cadenti
nel pubblicare questo libro in cui si racconta di un fallimento, del
naufragio di un sogno, vuole nel suo
piccolo contribuire a ridare fiato al sogno, e sostenere la
testimonianza della situazione che costantemente i
palestinesi vivono. Non a caso accompagnano il testo alcune vignette del
disegnatore palestinese Naji al Ali, ucciso
a Londra nel 1987 con un colpo di pistola, e che ha lasciato più di
10.000 vignette di disegni, in cui spesso
è presente Handala (amarezza) il bambino sempre di spalle che guarda la
scena come un testimone. Venerdì 15 agosto, alle ore 21.00, all'interno della rassegna di arte contemporanea Stelle Cadenti si avrà la presentazione del libro, con la presenza di rappresentanti del movimento palestinese per la democrazia e la cultura e della rete ebrei contro l'occupazione.
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