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Argomento Bacocco
è un giocatore accanito e non sa rinunciare alla sua passione, che lo
porta a perdere, oltre la borsa, perfino il cappotto e la spada. Tornato
a casa perdente per l’ennesima volta, non riesce a ingannare la moglie
Serpilla che, esasperata per la debolezza e le bugie del marito, decide
di chiedere il divorzio. Recatasi in tribunale dal giudice per chiedere
giustizia e potersi così separare dall’irresponsabile consorte, non
si accorge che il giudice altri non è che lo stesso Bacocco travestito.
Questi, per beffeggiare Serpilla e smascherare la sua debolezza, le
promette il divorzio in cambio di lusinghe e offrendole la propria
protezione. Serpilla, dapprima titubante, infine cede all’invito del
falso giudice, che solo a questo punto rivela la propria identità.
Serpilla disperata a questo punto non può più sottrarsi alle ire del
marito. Fuggirà di casa, vagando come una barbona, dopo aver venduto,
per dispetto, tutti i mobili e gli arredi di Bacocco. Intanto egli la va
cercando per punirla dell’affronto subito, volendo porre fine alla sua
vita. Ma Serpilla, visto ormai il mal partito e sentendosi senza più
speranza, sfodera tutte le arti femminili di cui è capace, chiedendo a
Bacocco di lasciarle almeno ricordare i bei momenti trascorsi insieme.
Egli non resisterà alle lacrime e alle suppliche di Serpilla, che
chiede il suo perdono. I due sposi, riconciliatisi e perdonatisi gli
antichi rancori, si promettono reciproca fedeltà.
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