Notizie/Storia
Nascita di una Città nuova
Nasce intorno al Quadrato la prima cellula
di un borgo agricolo che diventerà Città. La visita a Littoria di
Benito Mussolini e di Orsolini Cencelli,
allora presidente dell'Opera Nazionale Combattenti. Il Lavoro
dell'architetto Oriolo Frezzotti impegnato nel primo piano
regolatore
La
data di nascita ufficiale della città è il 18 dicembre 1932,
Littoria viene alla luce con il suo centro urbano chiamato Quadrato
che si formò attorno al primario nucleo eretto dai coloni e dai
tecnici idraulici che operarono a lungo nella zona durante la
bonifica. Oggi il Quadrato, il cui nome risale alla misura terriera
utilizzata dai Romani, è ricordato con una piazza a testimonianza
della prima cellula di Littoria.
La storia più recente segna le tappe della progressiva rivoluzione
economica di quest'area: nata come città essenzialmente agricola, ha
trasformato la sua fisionomia con le centinaia di poderi edificati
dall'Opera Nazionale Combattenti e consegnati ai coloni sparsi
nell'Agro bonificato. L'idea di realizzare una città al centro
dell'area bonificata fu di Valentino Orsolini Cencelli, presidente
dell'Opera Nazionale Combattenti, il quale riteneva l'esistente
Cisterna troppo decentrata rispetto ai territori sanati dell'Agro.
Di questa idea si convinse anche Benito Mussolini il quale, dopo
aver visitato le opere e i lavoratori il 5 aprile del '32 insieme al
Commissario Cencelli, incaricò di sviluppare il progetto
l'architetto Oriolo Frezzotti. Il piano dei lavori e i progetti
furono elaborati in maniera rapidissima, sollevando per questo anche
qualche critica, ma la bontà del lavoro fu sottolineata dal fatto
che il progettista aveva tenuto in grande conto la logistica della
viabilità territoriale e la morfologia del territorio. Littoria
nacque inizialmente come un centro agricolo indissolubilmente legato
all'area produttiva circostante visto che la sua finalità non si
esaurisce al perimetro del nucleo urbano ma si dilata a tutto il
territorio. Il piano elaborato da Frezzotti, applicando un modello
radialconcentrico, collegava organicamente Littoria ai Borghi,
raccordando gli insediamenti alla viabilità di servizio e di
attraversamento territoriale dell'area bonificata, a partire dal
trivio in località Cancello di Quadrato, cui facevano riferimento
prima del 1918 i vari edifici di una delle aziende Caetani, poi
acquisite dal Consorzio di Bonifica di Piscinara. Per il trivio
passava il primo tratto della ferrovia che i Caetani avevano
costruito nei primi anni del '900, finalizzata alla realizzazione
delle reti viarie.
Attraversata
o sfiorata dai maggiori canali di bonifica: quello delle Acque
Medie, delle Acque Alte (canale Mussolini) e di Rio Martino, la
città si è sviluppata secondo una pianta ottagonale con le strade
diramate a raggiera dal centro, motivo conduttore del Piano
Regolatore dell'architetto Oriolo Frezzotti.
Dal semplice borgo di servizio alla bonifica, Littoria diventò
centro rurale nel 1932, centro comunale nel 1933 e capoluogo di
provincia nel 1934. Mutato nel 1946 l'originario nome di Littoria -
in quell'epoca assai discusso - in Latina, la città ha conservato
intatti negli edifici pubblici i caratteri propri dell'epoca in cui
nacque: il Palazzo municipale con la torre, il Tribunale, il Palazzo
del Governo e quello di fronte della Banca d'Italia in Piazza della
Libertà, al centro della quale sorge una fontana marmorea a forma di
fascio littorio composto da spighe di grano, donata dalle città di
Asti e Vasto, la Cattedrale di S. Marco che si affaccia sull'omonima
piazza, il Palazzo dell'Opera Nazionale Combattenti, la Piazza del
Quadrato e i portici dei Palazzi Finanziari e degli edifici
comunali, tra le caratteristiche più interessanti la quantità e la
varia tipologia delle piazze che Frezzotti distribuì alle
intersezioni tra i raggi e gli anelli dello schema a raggiera della
Città Nuova. |