Teresa
RAGONESI artista
1-2
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VORTICE-VORTEX
/ Arte /
Azione
Nomade /site
specific
Progetto:
Patrimonio
Artistico
Architettonico
Ambientale e
l'Arte
Contemporanea
Luoghi:
//Area
Sacra//
Largo di
Torre
Argentina
//Fontana
delle
Tartarughe//
piazza
Mattei, Roma
Titolo :
VORTICE-VORTEX
/ Arte /
Azione
Nomade /site
specific
Collaborazione
e
partecipazione
progetto.
Docenti
Liceo
Artistico
Caravaggio
ex Mafai
sede Oceano
Indiano EUR
Roma: Paola
Asdrubali,
Carla Berti,
David
D'Amore,
Elia De
Santis,
Patrizia De
Vellis,
Irene Izzi,
Iris Molina,
Marzia
Maione.
Docenti
Liceo
Artistico
Midossi ,Civitacastellana
(VT): Angela
Mascarucci,
Gianpiero
Maravalli.
Orario:
dalle 10,00
alle 13,00
Teresa
Ragonesi
attraverso
un rito
performatico
intende
seguire un
percorso che
si snoda
dall'area
Sacra di
Torre
Argentina
fino alla
Fontana
delle
Tartarughe
in piazza
Mattei.
L'Artista
attira a sé
l'energia
dal luogo
sacro e
dall'acqua,
creando una
sorta di
mulinello
per mezzo di
una
bacchetta di
ulivo,
simbolo di
pace, di
abbondanza,
della
quintessenza
che
sopravvive
alla
dissoluzione
delle
vecchie
forme per
rinnovarsi
dalle sue
stesse
radici.
Proseguendo
il suo
cammino di
passaggio-propiziatorio,
“giunge alla
fonte”, al
suo momento
culminante
accanto alla
fontana
delle
Tartarughe,
animali che
rappresentano
l'universo,
portatori di
fortuna che
incarnano la
longevità,
la
resistenza,
la costanza
ed insegnano
la necessità
di
amministrare
bene la
personale
energia, per
consumare
intelligentemente
le proprie
forze e
affermare
l'importanza
di uno
sforzo in
una lunga
Qui
l'Artista,
alza
lentamente
l'esile
strumento
bianco, fino
sopra la
testa, punto
in asse e
perno del
corpo; da
inizio
all'esecuzione:
accende una
miccia, crea
un'azione,
segna con un
taglio
chirurgico
profondo
nello
spazio,
entra nelle
pieghe della
realtà,
attiva una
sorta di
input dal
movimento
vorticoso.
Dentro e
fuori,
all'interno
e
all'esterno,
contagia, in
una sorta di
delirio
creativo in
crescita in
espansione;
una crescita
artistica
giovane,
vitale
libera.
“Arte PER
l'Arte”
aperta al
mondo.
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Lei
afferra voluttuosamente uno strumento non identificabile. Con
fare rituale innesta una spina e avvia la corrente. Parte con
gran rumore un qualcosa. Di fortemente erotico, potente,
energico. Via via le riprese (sempre dall’alto verso il basso
-sempre presenti le gambe di lei e i calzari scuri) chiarificano
la situazione: Teresa imbraccia un aspirapolvere, che guida in
un intorno che dal luogo chiuso (la galleria) si espande alla
strada. Incontra il pavimento piastrellato dell’interno, conosce
il porfido del fuori e i piedi dei passanti. Di Roma. E Teresa,
con la sua aspirapolvere, aspira. Non polvere, ma Energia. Di un
ORA-NOW che tutto vuole. E subito. Così Teresa Ragonesi affronta
la sua vita ora, qui, in questo istante, con forza che catalizza
e rilancia in modo affermativo la propria voglia di essere nel
mondo.
Lui
fotografa lei nella sua performance-documento di dato
esistenziale. Realizza quindi ulteriori foto in cui si propone
in autoritratti ancestrali dalla doppia sessualità, quella che
ci è data per natura sine saltu, in una commistione che
ci rende persone, e solo poi maschi e femmine secondo percorsi
alchemici che l’artista mette in gioco. Ed ecco le foto dedicate
a lei. Ed ecco gli autoritratti di lui realizzati fotografando
giovani donne che con barba e baffi, con fallo posticcio,
raccontano, nell’intorno umido delle colline, dentro la catarsi
dell’acqua del fiume, la storia disturbante di una sessualità
rivelata a fondamento dell’individuo.
Foto
esatte, ferme, sacrali quelle di David D’Amore. Video dinamico,
rumoroso, pervasivo quello di Teresa Ragonesi. Insieme nella
Galleria romana SPAZIO40 proclamano ORA NOW. E lo fanno con il
coraggio dello scavo profondo. Che affronta la centralità del
luogo, Roma, propulsore e raccoglitore di energie millenarie,
per farsi veicolo di dinamiche esistenziali positive quanto
taglienti, affilate e decise. Conduttrici di forza e di rilancio
affermativo consapevole e vitale.
Francesca Agostinel
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Gli elementi posti nello spazio nascono dall’oggetto domestico
(stampelle degli abiti, scarpe,buste della spesa,cassetti)
accuratamente occultato,
nascosto,inscatolato,avvolto da una serie di stratificazioni di
materiale, come fossero strati della pelle impregnati di vissuto
(strato finale polvere di marmo a velatura)
Il risultato formale è un sovrapporre, un plasmare,un condurre gesti,un
modificarsi sottopelle,un incanalare le emozioni l’energia
vitale ad un’elevazione, forzando e provocando un’azione verso
l’alto.
spazio
contemplativo, misterioso,lunare
Una
forma di miraggio, circondato dalla luce
Un’invasione
silenziosa
una sorta di rito
Dove gli oggetti si offrono
Il vissuto che :divenendo forza-energia
si incanala indica la via
al fine
di un elevazione ascensionale.
Un dirigersi oltre -un cercare oltre- un’elevazione del quotidiano.
Teresa
Ragonesi |
The
elements set there
are born from
(hangers,
shoes, shopping-bag, drawers) is hidden by different layers of
materials
(pressed cardboard – marble dust repeatedly applied) as if they
were layers of skin imbued with real life.
To
become
Contemplative
landscape
mysterious lunar landscape
mirage
form , surrounded of light.
A
silent invasion
The
formal result is superimposing, modeling, making gestures and
through them deeply modifying the reality; canalizing emotion and
the vital energy towards an ascensional elevation , forcing and
causing an upward action.
a
kind of rite
Where
the objects
I
AM OFFEREDS
CHORAL
ENERGY
-a go
further
on
-a
search
further on
-an
elevation
of the daily life.
Teresa
Ragonesi
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DAVID D'AMORE/TERESA RAGONESI
ORA-NOW/site specific
Galleria SPAZIO40
- Via dell’Arco di San Calisto 40 - Roma
dal19 al 21 novembre 2013 |
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Mauri
- Morin - Ragonesi
- Castello di Graffignano 22
giugno 2003
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Per
contattare l'artista: teresa.ragonesi@tin.it |
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